DIO TI CHIAMA | il Blog della Chiesa di Cristo Re

DIO TI CHIAMA

Dio ti chiamaDall’inizio dei tempi Dio chiama l’uomo a sé, e oggi chiama anche te.



Da millenni l'uomo cerca di dare una spiegazione a come noi stessi e tutto ciò che ci circonda siamo venuti all'esistenza.
Molti scienziati sostengono che l'universo sia il frutto di un'esplosione che ha prodotto il mondo che noi conosciamo e, dopo questo, ci siano state un'insieme di circostanze ed eventi casuali che hanno dato vita a tutto quello che noi vediamo dell'universo e del nostro pianeta.Un’esplosione che crea un universo fatto da tanti sistemi in equilibrio tra di loro.

La terra stessa è costituita da molti ecosistemi con degli equilibri veramente delicati, tanto è vero che quando noi uomini abbiamo in qualche modo modificato un solo elemento di uno di questi sistemi abbiamo prodotto l'estinzione di alcune specie animali.
Quando osservo il creato con tutti i sistemi più o meno complessi che lo compongono, dal più piccolo al più grande, mi viene in mente immediatamente un brano della Scrittura:

Romani 1:20 infatti le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue.

La creazione mi parla di Dio, della Sua grandezza, potenza, forza, ma anche dolcezza, equilibrio, bellezza. Egli ci parla attraverso la natura, e la prima cosa che ci dice è: “Io esisto”.
Questo è solo uno dei tanti modi in cui Dio comunica con noi ancora oggi, perché il Suo desiderio è proprio quello di farsi conoscere dall'uomo, fargli conoscere quelle leggi spirituali che determinano il nostro futuro che va ben oltre questa vita.
Ma come ben dice Giobbe, l'uomo non ci bada, non fa caso a ciò che il Suo creatore vuole comunicargli.

Giobbe 33:14-18 Dio parla una volta, e anche due, ma l'uomo non ci bada; parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti, per distogliere l'uomo dal suo modo di agire e tenere lontano da lui la superbia; per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dalla freccia mortale.

Dio continuamente dall'inizio della storia richiama l'uomo a sé per renderlo partecipe delle ricchezze del Suo regno eterno.
Alle persone che avevano visto Gesù, quell'uomo che incarnava la gloria di Dio, che manifestava il Suo carattere e la Sua potenza e che è venuto per togliere il muro di separazione tra il Creatore e le Sue creature causato dal peccato,

Ebrei 1:3 Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi,

proprio a quelle persone che lo ascoltavano e che, forse, iniziavano a comprendere delle cose che riguardavano il regno di Dio, sono rivolte le parole di questo brano:

Luca 14:15-24 Uno degli invitati, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangerà pane nel regno di Dio!» Gesù gli disse: «Un uomo preparò una gran cena e invitò molti; e all'ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: "Venite, perché tutto è già pronto". Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: "Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi". Un altro disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi". Un altro disse: "Ho preso moglie, e perciò non posso venire". Il servo tornò e riferì queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa si adirò e disse al suo servo: "Va' presto per le piazze e per le vie della città, e conduci qua poveri, storpi, ciechi e zoppi". Poi il servo disse: "Signore, si è fatto come hai comandato e c'è ancora posto". Il signore disse al servo: "Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena. Perché io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati, assaggerà la mia cena”».

Il Signore dell'universo si avvicina a noi, ci parla in vari modi, ci manda dei messaggeri, ci mostra le Sue opere e qual è la nostra reazione?
Pensiamo che quello che è successo sia frutto del caso, sono coincidenze, la Bibbia è un insieme di libri scritti da qualche fantasioso mattacchione che non aveva di meglio da fare, e per millenni un branco di creduloni si sono fatti uccidere o maltrattare andando dietro a un personaggio immaginario.
Esattamente come i personaggi della parabola di Gesù, siamo troppo impegnati con le cose “concrete” di questa vita per
prenderci del tempo per capire se veramente quello che la Scrittura o altri messaggeri di Dio ci stanno dicendo siano cose reali.
La cecità umana riguardo alle cose spirituali ci fa scegliere di rimanere attaccati a delle ricchezze terrene e temporanee, rinunciando ad un regno eterno fatto di ricchezze ben maggiori di quelle che possiamo sperimentare quaggiù su questa terra.
Ancora oggi potremmo unirci al profeta Geremia ed usare le sue parole:

Geremia 25:4 Il SIGNORE vi ha pure mandato tutti i suoi servitori, i profeti; ve li ha mandati continuamente, fin dal mattino, ma voi non avete ubbidito, né avete prestato l'orecchio per ascoltare.

Ma altrettanto vere sono le parole di Giovanni il Battista riportate dall'apostolo Giovanni

Giovanni 3:33-36 Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato che Dio è veritiero. Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; Dio infatti non dà lo Spirito con misura. Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano. Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui».

Chi riceve la parola di Dio, chi si sofferma ad ascoltare e a ricercare la verità, mettendo in secondo piano le cose di questa vita per gettare uno sguardo verso l’eternità, non può far altro che testimoniare del fatto che Dio ci parla e ci richiama continuamente ad ascoltarlo e a mettere in pratica i Suoi insegnamenti, per il nostro bene, in questa vita e per l'eternità.
Vi esorto a mettere in pratica il richiamo di Isaia: cerchiamo il Signore.

Isaia 55:6-7 Cercate il SIGNORE, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino. Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri; si converta egli al SIGNORE che avrà pietà di lui, al nostro Dio che non si stanca di perdonare.

Cogliamo l'opportunità che ci viene data, non sappiamo cosa succederà domani, spesso viviamo nell'illusione di avere cose più importanti da fare, ma sono veramente più importanti?
Inizia ora la tua ricerca chiedendo a Dio di guidarti nella verità e non voltare le spalle al Suo appello di andare a nutrirti alla Sua tavola.

Matteo 4:4 Ma egli rispose: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”».

Dio ti ama.

- Past. Paolo Chiarini

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